E così, come ogni anno, in questi giorni di meritato riposo, seduto alla mia scrivania mi metto a fare un bilancio di questo anno che sta per finire.
Riguardo le immagini delle storie che ho raccontato, con grande emozione.
Penso alle persone che mi hanno dato questo enorme privilegio, ricordo ogni singola cosa, ogni momento nel quale ho premuto quel pulsante sulle mie fidate compagne di lavoro, il motivo per cui l’ho scattate, e sento di nuovo le emozioni scorrere nelle mie vene.
Ricordo i luoghi, in mezza Italia e mezza Europa, le lingue diverse, le tradizioni e i modi diversi di promettersi una vita assieme.
E penso che l’ho fatto proprio per quello. Per le emozioni.
Le emozioni dei matrimoni che fluttuavano nell’aria, negli sguardi delle coppie, negli occhi dei familiari, o dei piccoli amici che quasi sempre ho trovato nelle case in cui sono stato accolto ed ospitato come un vecchio amico.
È bello.
Sento un brivido dentro, spero di essere stato importante per loro, cosi come loro lo sono stati per me.
Questo non è un lavoro come un altro.
E’ un vortice nel quale cadi dentro, una sfida che si ripete sempre diversa, come diverse sono le persone e le situazioni che ho incontrato.
Ma che hanno una radice comune, sottile ma continua: la sintonia.
La sintonia che ci ha fatto incontrare, che ci ha fatto condividere momenti irripetibili, importanti, eterni. E questo non avviene per caso.
Per me, tutti voi che mi avete dato questo privilegio, lo ripeto e non so come definirlo altrimenti, siete importanti.
Mi avete donato la vostra intimità, le vostre sensazioni, mi avete aperto le vostre case e le vostre famiglie, e avete condiviso con me uno dei giorni più importanti della vostra vita.
Davvero, non so come ringraziarvi.
E riguardo le foto di matrimoni a Roma e non solo, e non so sceglierle. Qui ho fatto una breve (?) selezione, ma sono certo che se mi rimetto a farla fra un quarto d’ora, cambierebbe ancora.
Posso solo dirvi, come fotografo matrimoni a Roma e oltre, che vi voglio bene, con il cuore in mano.
