Stavolta il tempo minacciava sfaceli per questo wedding alla Tenuta di San Liberato e quando ci si trova nei pressi di un lago spesso la minaccia si trasforma in realtà.
Ma stavolta no. Improvvisamente, durante i preparativi il cielo si presentava come nella foto di apertura di questa galleria, quasi soprannaturale.
Con Tommaso e Flavia non ci siamo mai incontrati di persona, vivendo loro all’estero e a causa del Covid non è mai stato possibile.
Ma, insomma, loro erano consapevoli del mio modo di raccontare un matrimonio e dall’idea che mi ero fatto sarebbe stata una esperienza entusiasmante.
E così è stato; la tenuta di San Liberato è un posto perfetto per un wedding. Tutto si svolge al proprio interno grazie anche alla chiesetta dedicata ai martiri Marco e Marciano, e costituisce un manufatto architettonico di grande interesse storico-artistico. La sua storia inizia dal IX secolo, quindi figuratevi.
Come tutti gli sposi, una delle cose che avevano voluto sottolineare quando ci siamo scritti e parlati, era che non sono abituati a mettersi in posa. Lo dicono tutti, certo, e non è facile e non lo sarebbe nemmeno per me essere sempre al centro dell’attenzione di due persone che ti ronzano attorno.
Ma come dico sempre, “io non sono qui”, eccetto alcuni momenti dove ho bisogno di un po di attenzione fotografica, e la timidezza svanisce preso e si trasforma in tranquillità.
Famiglie belle, allegria, gioia vera. Ospiti d’onore una moto d’epoca appartenuta al nonno di Flavia e, anche se assente, un cagnolino con papillon che so bene quanto sia mancato a Tommaso.
Il tutto con lo sfondo del Lago di Bracciano, al quale sono entrambi legatissimi, e vivendo in giro per il mondo, immagino sia stato lo scenario ideale per il loro wedding alla Tenuta di San Liberato.
Vi auguro una buona visione, in attesa dei provini, tantissimi.
Questo è il mio racconto per voi.
